Il Dipartimento di Arte e Religioni promuove una unità scientifica e didattica ampia e articolata nell’ambito delle discipline sociali, artistiche e umanistiche, con particolare attenzione all’accezione sacra dell’arte e a come questa possa essere ancora oggi specchio e manifestazione della fede, nello specifico attraverso l’iconografia religiosa.
Storia dell’arte, Religioni, Storia, Antropologia, Storia della scrittura e del Libri sacri, sono alcune delle principali aree disciplinari che afferiscono al ricco ambito di indagine del dipartimento.
Tale larga convergenza ha come base comune lo studio dei documenti e delle fonti (scritte, visuali, monumentali, materiali, orali), l’indagine storica, le scienze delle Religioni e l’interdisciplinarità.
Ulteriore elemento qualificante nell’attività di formazione e ricerca svolta nel Dipartimento è l’ampiezza geografico-territoriale a cui egli si riferisce (Sardegna, Mediterraneo, Italia, Europa, Oriente e Americhe) in una prospettiva specificamente interculturale e interreligiosa.
Il Dipartimento di etica e Scienze della Vita si propone come obiettivo la produzione di azioni culturali e scientifiche di livello elevato sia per il contesto sociale e culturale turritano in cui opera nell'ambito antropologico, etico-morale, filosofico, medico-sanitario, ecologico, economico, pedagogico, sociologico, sia per la comunità scientifica nazionale e internazionale.
Un importante obiettivo strategico del Dipartimento consiste nel formare gli operatori culturali provenienti dai vari settori che hanno a cuore la cura della persona umana alle buone pratiche per i bene comune e mettere in atto la sfida della terza missione, che consente un confronto essenziale con la vita culturale della comunità al fine di rispondere a esigenze vitali per la crescita professionale, sociale e politica del territorio.
Fedele alla sua missione di porre al centro la persona umana, il Dipartimento supporta lo sviluppo culturale della comunità preparando studenti e professionisti (esperti di scienze etiche morali, filosofiche, bioetiche ed economiche) in grado di inserirsi in modo efficace e con competenze elevate nel sistema culturale.
In questa prospettiva la produzione del Dipartimento si articola in prodotti scientifici quali corsi, convegni, conferenze e pubblicazioni monografiche e miscellanee.
Questo dipartimento intende contribuire a sviluppare, in una dimensione comunitaria e civile, la promozione sociale e umana, multiculturale e multireligiosa, nella sua integralità.
Nello specifico tradurre in buone prassi l’idea di bene comune, di responsabilità civile di impresa, curando il tipo di impatto che l’impresa può avere sul contesto e sui luoghi a favore dello sviluppo del territorio.
L'etica del lavoro e dell'economia è guidata da tre priorità irrinunciabili, che ogni uomo, il credente come il non credente, è chiamato ad accettare e attuare: il primato dell'uomo sul lavoro, il primato del lavoro sul capitale, il primato della destinazione universale dei beni sulla proprietà privata degli stessi (LE, n. 20).
Su queste basi, il dipartimento, può costruire e promuovere un'autentica civiltà del lavoro, che sia educazione alla solidarietà e accesso di tutti alla cultura.
Nel contesto della promozione umana integrale e secondo il pensiero di Francesco, il dipartimento vuole lavorare “per la costruzione di nuove economie, economie con l’essere umano al centro, economie che cercano di prendersi cura della casa comune e che garantiscono i diritti umani e la dignità della vita stessa”.
Il Dipartimento promuove il confronto con altre realtà accademiche e culturali, nazionali ed internazionali, attraverso seminari, giornate di studio e convegni relativi alla Comunicazione d’impresa: comunicazione, reputazione e relazioni sono fattori importanti nella gestione dei rapporti fra imprese e l'ambiente complesso in cui queste operano quotidianamente. Partendo dall'analisi dei problemi che le imprese (specie quelle del territorio) affrontano nel relazionarsi al mondo esterno interculturale e interreligioso. Marketing, relazioni pubbliche, comunicazione organizzativa, comunicazione di crisi e piano di comunicazione costituiscono alcuni degli ambiti su cui si concentrerà maggiormente l'attenzione. Sarà oggetto di analisi il ruolo che stakeholder ricoprono in ambito locale e globale. Inoltre il Dipartimento vuole attivare processi formativi di nuove leadership sensibili alla diversità e all’inclusione con competenze legate alle sfide di una trasformazione culturale, all’empowerment femminile. Oggi serve ancora più focus sulla relazione, più ascolto, più volontà di intercettare i bisogni e i desideri delle persone, proprio perché sono venuti a mancare tanti indizi impliciti nel processo comunicativo.
Il Dipartimento di Musica Sacra e Religiosa ha l'obiettivo primario di individuare opportunità formative musicali, valide e concrete, per favorire e promuovere la cultura dell'accoglienza e dell'inclusione in prospettiva interculturale e interreligiosa sotto il profilo musicale.
In particolare intende finalizzare ed agevolare i processi di integrazione, aggregazione e collaborazione delle diverse realtà; favorire la conoscenza, la crescita e la diffusione della liturgia e della musica sacra e la formazione dei musicisti di Chiesa e dei futuri insegnanti e responsabili in ambito liturgico –musicale; incentivare e diffondere la cultura musicale attraverso diverse iniziative quali concerti, conferenze e varie tipologie di corsi formativi.
Il Dipartimento valorizza lo studio della Musica quale fondamentale elemento identitario culturale di popoli, culture e religioni, ovvero un linguaggio universale, le cui fonti, rappresentazioni e luoghi ne testimoniano la storia che anima i territori in cui la persona umana, vive, abita e si relaziona.
Il Dipartimento è orientato a conoscere il territorio in un’ottica di condivisione del percorso educativo e scolastico delle famiglie contrastando l'analfabetismo culturale, etnico e religioso e le ripercussioni che ne derivano all'interno delle nostre società multietniche e multiconfessionali, riguardo integrazione, partecipazione e condivisione.
Il Dipartimento si propone, inoltre, di fornire attività formative di qualità, eque e inclusive, promuovendo opportunità di apprendimento costanti contro la povertà.
Innanzitutto educativa e, di riflesso, anche sociale ed economica: un circolo virtuoso che, non può dirsi ad oggi ancora pienamente realizzato.
Mancanza di competenze e conoscenze non possono allora che accrescere le disuguaglianze, impedendo a livello individuale la realizzazione personale e innescando a livello comunitario problemi di integrazione e inclusione che, a propria volta, possono generare costi socio-economici non trascurabili.
Ed ecco perché contrastare la povertà è e resta anche un fatto innanzitutto culturale, avviando un processo di emancipazione sociale, specie per le fasce svantaggiate, che permetta, generazione dopo generazione, di allontanarsi anche dalle situazioni più difficili.
Il Dipartimento di Scienze giuridiche delle religioni promuovere l'attività di ricerca scientifica e coordina l'organizzazione di Corsi di Alta Formazione, di congressi e convegni, predisponendo ed ordinando le risorse umane e strumentali necessarie per le attività scientifiche in campo del diritto, con la specifica attenzione alle differenti impostazioni religiose e alla modalità che all’interno delle diverse religioni e fedi la scienza giuridica viene declinata, trasmessa e applicata; intende contribuire alla crescita delle conoscenze e competenze del giurista attraverso un’azione integrata, di carattere innovativo e ad alto impatto sociale, che interessi in allo stesso modo la didattica, la terza missione e la ricerca, con la specifica attenzione all’ambito religioso quale cardine attorno al quale ruota ogni lavoro e attività del dipartimento.
