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CASA DI POPOLI, CULTURE E RELIGIONI

Iniziative culturali / 14 dicembre 2024 | L´Osservatore Romano

Per una nuova “paideia” della fraternità

Simposio internazionale a Sassari su formazione umana e cittadinanza

SASSARI, 14. Suscitare leadership sensibili a promuovere il dialogo interculturale e interreligioso nel contesto del Mediterraneo: è l´obiettivo del 1 S i mposio internazionale che si è tenuto a Sassari il 12 e il 13 dicembre. Promosso dalla Fondazione Accademia, in collaborazione con l´Institut Catholique de la Méditerranée di Marsiglia, l´evento, articolato in tre sessioni, ha messo al centro la necessità di una nuova paideia per costruire una cittadinanza inclusiva, solidale e fraterna tra popoli, culture e religioni. L´incontro internazionale è stato un´importante occasione di confronto, mirata a favorire un rinnovato senso di comunità fondato sull´inclusione e la solidarietà.

La prima sessione, dedicata al tema Paideia e cittadinanza: ponte tra culture e religioni, si è svolta presso l´aula “A. Segni” del Dipartimento di giurisprudenza dell´Università degli studi di Sassari. Fra i principali relatori figuravano padre Patrice Chocholski, direttore dell´Institut Catholique de la Méditerranée di Marsiglia, don Giuliano Savina, direttore dell´Ufficio nazionale per l´ecumenismo e il dialogo interreligioso della Cei, e l´arcivescovo di Sassari, Gian Franco Saba.

Durante il suo intervento, il presule ha sottolineato l´importanza della speranza come forza motrice per il dinamismo umano, indicando l´educazione come via pedagogica per rigenerarla nell´attuale contesto culturale: «La speranza è un balsamo che lenisce le ferite causate dalla mancata riconciliazione tra le aspirazioni umane e la speranza credente.

Come antidoto, propongo l´educazione, palestra per aprire l´essere umano alla speranza e al dinamismo. Non abbiamo bisogno di ripetitori sonnambuli, ma di nuovi interpreti delle risorse umane, di poeti sociali capaci di trasformare la realtà». Monsignor Saba ha inoltre evidenziato, come obiettivo del Simposio internazionale, l´impegno per promuovere quelle “forze trasformative” che Papa Francesco chiama nuovi poeti sociali.

La seconda giornata di lavori è iniziata con sette panel tematici che hanno coinvolto attivamente i partecipanti. Il direttore generale della Fondazione Accademia, Antonello Spanu, ha così spiegato l´importanza di questo momento formativo: «I panel sono pensati per approfondire i temi in modo personalizzato e per costruire reti di relazioni. Questo simposio non è un evento fine a sé stesso ma si inserisce in un processo formativo continuo. Inoltre, i dati raccolti nei laboratori ci aiuteranno a valutare l´impatto dell´esperienza sui partecipanti e sui cambiamenti auspicati».

L´ultima sessione, nel pomeriggio di ieri 13 dicembre, si è conclusa con la restituzione dei risultati dei laboratori e gli interventi finali dell´arcivescovo Saba e di padre Chocholski.

Questo I Simposio internazionale si pone nella logica del seme e del lievito nel più ampio panorama del dialogo interculturale e interreligioso, per attivare a partire dal basso una nuova paideia che guardi al futuro con speranza e determinazione.

Per una nuova “paideia” della fraternità
L´Osservatore Romano, Documento Adobe Acrobat PDF: 273 Kb - 17/12/2024

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