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CASA DI POPOLI, CULTURE E RELIGIONI

Iniziative culturali / 15 dicembre 2024

Terza ed ultima sessione del 1º Simposio internazionale

Nel pomeriggio di venerdì 13 dicembre, presso l´Aula Segni del Dipartimento di Giurisprudenza dell´Università di Sassari, si è svolta la terza e ultima sessione del 1º Simposio internazionale.

La sessione è stata presieduta dalla professoressa Anna Maria Posadino, docente dell´Università di Sassari e referente per la Pastorale Universitaria dell´Arcidiocesi di Sassari. Il tema scelto per la serata conclusiva è stato: “Costruire fratellanza: educare a prospettive future per un Mediterraneo inclusivo”.

Sono intervenuti:

  • il Prof. John Gabriel Khalil, docente presso l´Institut Dominicain des Études Orientales (IDEO) del Cairo;
  • la Dott.ssa Mariangela Laviano, islamologa del Pontificio Istituto di Studi Arabi e d´Islamistica;
  • il Prof. Yelins Mahtat, esperto di lingua e cultura Amazigh presso l´Institut Al Mowafaqa di Rabat;
  • il Sig. Francesco Antonini, dottorando in filosofia medievale araba e latina;
  • il Sig. Abu Bakr Moretta, presidente di COREIS (Comunità Religiosa Islamica Italiana).

Al termine delle relazioni, il dott. Gavino Matteo Latte, responsabile dell´Area Scientifica della Fondazione Accademia, e il dott. Mario Igor Reni, psicoterapeuta esperto in dialogo interculturale, hanno illustrato i risultati dei laboratori svolti in mattinata. Successivamente, il dott. Mirko Casu, coordinatore del Comitato Scientifico del Centro Studi Socio-Religiosi, ha illustrato il ruolo e gli obiettivi del Centro stesso.

Don Patrice Chocholsky, direttore dell´Institut Catholique de la Méditerranée di Marsiglia, è intervenuto per condividere l´esperienza del partenariato con la Fondazione Accademia:

«In questi giorni abbiamo vissuto concretamente il partenariato tra l´Institut Catholique de la Méditerranée e la Fondazione Accademia. Questo percorso è iniziato nel luglio dello scorso anno, quando sono stato contattato dall´arcivescovo Gian Franco Saba, e da allora i rapporti si sono intensificati fino a portarci a questa importante collaborazione. Abbiamo bisogno di lavorare insieme, di costruire ponti e di coltivare un sogno comune: il dialogo interculturale.

L´Institut Catholique de la Méditerranée è il frutto di un cammino sinodale durato 32 anni, nato dalla necessità di rispondere alla multiculturalità di Marsiglia. La nostra missione è sviluppare una teologia delle religioni che permetta un dialogo autentico tra le diverse fedi, ma anche avvicinarci con umiltà alle periferie della società, dove emergono nuove chiavi di lettura e linguaggi per comprendere le culture. Questo dialogo è essenziale, perché senza di esso le culture restano incomprese.

È meraviglioso constatare come il rapporto tra i nostri due centri sia ormai consolidato. I metodi e i progetti che stanno nascendo sono ponti verso un futuro di dialogo e inclusione. Grazie a tutti voi per questa straordinaria esperienza».

L´arcivescovo Gian Franco Saba infine ha concluso così i lavori:

«Ringrazio don Patrice, i presenti e tutti i collaboratori della Fondazione Accademia che hanno lavorato dietro le quinte per la riuscita di questa prima edizione del Simposio. Un grazie speciale va anche ai membri della Maison de la Sagesse, che hanno offerto riflessioni preziose e segni concreti di fraternità.

Rileggendo questi giorni, vediamo un passato, un presente e, soprattutto, uno sguardo al futuro. Desidero richiamare una riflessione che avevo condiviso tempo fa: dobbiamo famigliarizzare con lo straniero che è in noi per sviluppare un pensiero ospitale. Lo abbiamo visto anche attraverso l´entusiasmo di Mauro, un giovane talentuoso che ha contribuito al Simposio interpretando i desideri dei ragazzi del nostro territorio.

Insieme al sindaco abbiamo parlato della riapertura del Mazzotti e del Marianum: un progetto che non può limitarsi a riproporre ciò che esisteva 70-80 anni fa, perché il mondo è cambiato. È necessario trasformare i luoghi in spazi di incontro e significato, superando il rischio di lasciare vuoti che alimentano accidia e disorientamento.

La fede ci chiama a essere audaci e generativi. Ieri sera abbiamo vissuto un momento importante di collaborazione tra uffici e servizi diversi, dimostrando come la pluralità di voci possa creare un laboratorio di confronto vivo e fecondo. Questo Simposio è un “sigillo” che ci invita a navigare nel mare del dialogo, evitando di restare ancorati nei porti del nostro comodo isolamento».

La terza sessione del Simposio si è conclusa in tarda serata, presso l´Auditorium Fondazione Figlie di Maria, con un momento conviviale e il concerto del Coro di Villanova diretto dal Maestro Paolo Carta.

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